Castel Nuovo
Imponente fortezza e residenza reale, che conserva il magnifico arco trionfale commemorativo dell'ingresso di Alfonso il Magnanimo a Napoli.
Via Vittorio Emanuele III
80133 - NapoliLa costruzione di Castel Nuovo, detto anche Maschio Angioino, iniziò nel 1279, sotto il regno di Carlo I d'Angiò, con l'obiettivo di trasformarlo in residenza reale e sostituire l'uso delle altre due fortezze esistenti: il castello dell’Ovo troppo isolato dal mare e lontano dalla città, e il Capuano, troppo lontano dalla costa.
Per la sua posizione strategica, il nuovo castello ricopriva non solo le caratteristiche di residenza reale, ma anche quelle di fortezza. Fin dall'inizio fu chiamato Castrum Novum per distinguerlo dagli antichi Ovo e Capuano.
Nel 1443 Alfonso il Magnanimo ordinò la ricostruzione del castello, già destinato ad ospitare i primi pezzi di artiglieria che cominciavano ad essere utilizzati in Italia. In quanto sede del tribunale di Napoli, fu testimone delle vicende politiche e militari dell'epoca.
Durante il suo soggiorno a Napoli, Alfonso Borgia dovette sbrigare tutti gli ordini ricevuti dal monarca, tra gli altri quello dell'organizzazione legale del nuovo regno.
Nel 1495 il re di Francia Carlo VIII lo occupò nella sua invasione di Napoli.
Goffredo Borgia e sua moglie Sancha vissero per un certo periodo in questa fortezza.
Il castello, a pianta trapezoidale, protetto da cinque torri cilindriche, conserva alla porta d'ingresso il magnifico arco trionfale in marmo bianco, costruito nel 1470 per commemorare l'ingresso di Alfonso V d'Aragona a Napoli nel 1443.
Entrati nell'ampio cortile centrale, si accede alla Cappella Palatina, del XIV secolo, dipinta con affreschi che rappresentano le storie dell'Antico e del Nuovo Testamento, la Sala dei Baroni, la stanza più importante del castello, attraverso la quale si sale una scalinata del XV secolo costruita in stile gotico catalano.
Si chiama Camera dei Baroni perché qui, nel 1486, furono arrestati i baroni che avevano congiurato contro Ferrante I d'Aragona, invitato alle nozze della nipote.
La cappella del Purgatorio fu edificata nel 1580 nel rimaneggiamento operato dai viceré spagnoli. I condannati a morte qui ricevevano i sacramenti prima di essere giustiziati.
Resti archeologici di epoca romana sono stati recuperati nelle stanze poste sotto la Sala dei Baroni, uno spazio che fungeva da arsenale e da necropoli.
Nell'area museale è conservata la porta bronzea nella quale Ferrante I volle immortalare la sua vittoria nel 1486 contro Giovanni d'Angiò e i baroni ribelli.